Punny era il nomignolo di mio padre, che per metà era greco e quindi la mamma, come ogni mamma, lo chiamava Peppino, storpiando il suo Giuseppe. Peppino in greco suona “Punny”. Per papà ho scritto tempo fa una poesia e beh, spero vi piaccia
Papà …
La mia bocca per primo pronuncia il tuo nome,
è per te il primo battito del cuore;
l’eroe che mi salva dai cattivi del mondo,
che lo rende migliore, me lo rende giocondo;
sei tu, papà, l’amore della mia vita
che sia ancora bimbo o con qualche chioma sbiadita;
e quando un giorno ripenserò a noi,
ricorderò le dolci note che ora suonar più non puoi,
le canzoni stonate urlate alla luna,
le bugie raccontate senza mai svelarne nessuna.
Ed oggi, padre e figlio al contempo,
mi godo la gioia di tenerti un momento
la mano accanto alla mia
e raccontare insieme l’ultima bugia:
la morte non esiste, è eterna la vita,
percorriamola insieme, ché non è finita.
Portiamo con noi, nella nostra salita
la parte migliore della nostra partita,
figli miei e anche tuoi, pronti a ricordare
che quel che conta è solo amare
e in questo noi siamo campioni,
auguri Papà,
a noi bambinoni.
Una poesia un amore infinito…..
Ti capisco perchè l’amore che provi lo conosco bene!
Grazie!
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Sei sempre splendida
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